Scoffera
Manutenzione tappa a cura di: CAI Sez. Rapallo (per segnaletica)
Si scavalca il Monte Ramaceto (1345 m), che ha il versante sud dirupato e quello nord più dolce, coperto da una splendida faggeta. D’inverno, in presenza di neve gelata o ghiaccio, sull’aerea cresta sommitale sono indispensabili ramponi e piccozza.
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Il Ramaceto, in parte compreso nel Parco naturale regionale dell’Aveto, è il monte più alto dello spartiacque appenninico tra il Passo della Scoffera e la Forcella. La sua sommità è costituita da una lunga cresta ondulata, che separa due versanti molto diversi tra loro. Vista da sud, infatti, la montagna si presenta come una bastionata erbosa fittamente striata di rocce, mentre verso nord scende con un pendio più dolce interamente coperto di faggi (Bosco di Liciorno). Il contrasto nettissimo tra i due versanti è in relazione con la struttura geologica della montagna, costituita da potenti strati d’arenaria uniformemente inclinati. Il versante nord è più dolce perché segue la superficie degli strati, inoltre per la sua esposizione ha un clima più umido che favorisce lo sviluppo della vegetazione. Il versante sud, invece, perpendicolare alle stratificazioni rocciose, precipita sulla Val Cichero con un pendio ripidissimo formando uno spettacolare anfiteatro.
Passo Ventarola Sud (1050 m) – Bocca di Feia (1131 m) – Cappelletta del Ramaceto (1318 m) – Monte Ramaceto (1345 m) – Passo della Crocetta d’Acero (923 m) – Case di Cima d’Acero (948 m) – Colletta di Acero (921 m) – Versante sud del Monte Cavallo – Passo della Forcella (875 m).
Difficoltà: E
Passo Ventarola Sud – Passo della Forcella
370 m circa
2.30 ore
Passo della Forcella – Passo Ventarola Sud
540 m circa
3 ore
Dislivello
Tempo di percorrenza
T = Turisti
E = Escursionisti medi
EE = Escursionisti esperti