Beigua
Manutenzione a cura di: CAI Sez. Arenzano su incarico del Parco Regionale del Beigua
Si segue un'antica mulattiera, un tempo utilizzata per il trasporto del legname proveniente dai boschi dell'alta Val d'Orba e diretto ai cantieri navali della Riviera. A quota 445 si passa accanto alle sommità dei Torrioni di Sciarborasca, bella palestra d'arrampicata, spesso utilizzata per le prime uscite dei corsi d'alpinismo. Più in alto l'ambiente si fa aspro e montano, malgrado la vicinanza del mare che occupa un'ampia fetta d'orizzonte. Le notevoli vette dei Monti Rama e Sciguelo sovrastano la vecchia mulattiera dal fondo roccioso e piuttosto sconnesso. Punto d'arrivo dell'escursione è il vasto altopiano erboso detto Prato Rotondo (Pra Riundu), posto sullo spartiacque principale dell'Appennino dove s'incontra l'Alta Via dei Monti Liguri. Al margine superiore del prato sorge un ristorante-rifugio, posto tappa dell'Alta Via.
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Chiesa di Sciarborasca (210 m) – Località Persico – Lato est dei Torrioni di Sciarborasca (445 m) – Pendici ovest del Colle Scaggina – Prato del Nespolo – Pendici ovest del Bric dell'Orso – Sorgente Montebello (750 m circa) – Ruderi della Casa nel Cuneo – Pendici sud della Cima Frattin – Fosso di Vatterasca – Prato Rotondo (1096 m).
Usciti al casello di Arenzano o a quello di Varazze dell'autostrada Genova-Savona, si raggiunge Cogoleto, dove si prende la diramazione che sale a Sciarborasca.
In treno (linea Genova-Savona) fino a Cogoleto, poi in corriera (autolinee ALI) si sale a Sciarborasca.
3 km circa da Sciarborasca alla Sorgente Montebello; 2,5 km circa dalla Sorgente Montebello a Prato Rotondo. Totale: 5,5 km circa.
Difficoltà: E
Sciarborasca – Prato Rotondo
886 m.
2.30 ore circa
Segnavia: un quadrato rosso pieno
Dislivello
Tempo di percorrenza
T = Turisti
E = Escursionisti medi
EE = Escursionisti esperti