Ubicazione: Comune di Mezzanego (GE), lungo l’Alta Via dei Monti Liguri, (tappa 34: passo della Spingarda – Passo del Bocco).Altitudine: 956 m s.l.m.Tipologia: Percorso adatto a persone con disabilità motorie, alle persone anziane e alle famiglie con bambini. Lunghezza: circa 400 metri (da percorrere in andata e ritorno con l’opzione per i diversamente abili di uscire alla fine del percorso).Fondo: Levostab 99, fondo naturale stabilizzato con additivi.Pendenze: da 0 a 5%Parcheggio: all’inizio del percorso.Come arrivare alla partenza: Dall'uscita del casello autostradale di Lavagna, proseguire in direzione Carasco. Giunti a Carasco seguire per SP 586 della Val d’Aveto e, a Mezzanego, seguire le indicazioni per il Passo del Bocco (SP 26 BIS) e le targhe stradali del Parco. |
Difficoltà: data la pendenza e la lunghezza ridotta il tracciato è percorribile senza particolari difficoltà. Strutture e/o WC accessibili: a circa 300 metri dal Giardino Botanico, proprio sul Passo del Bocco si trova il rifugio del Parco “A. Devoto”, accessibile con servizi per disabili. Un altro percorso adatto anche alle persone con disabilità motorie si trova poco oltre il Passo del Bocco: è il sentiero natura del Laghetto del Bocco, realizzato dal Parco e situato lungo la strada provinciale che porta a Varese Ligure. Note: il percorso coincide con il percorso di visita di un giardino botanico e pertanto unisce alla possibilità di una piacevole gita all’aria aperta, l’opportunità di apprendere e interpretare la flora e la vegetazione spontanea del Parco.Descrizione: l’ingresso del Giardino Botanico è situato di fronte al parcheggio. Il giardino ospita una ricostruzione in piccole aiuole delle diverse coperture boschive che caratterizzano il nostro entroterra. Una visita al giardino porta a conoscere gli elementi botanici, e non solo, degli habitat tipici dell’Appennino Ligure, ma anche a scoprire alcuni aspetti fitogeografici ed ecologici del Parco, evidenziando le relazioni tra le specie e le comunità vegetali e i diversi fattori ambientali. Questa esperienza naturalistica, proposta in maniera semplice e divulgativa e volutamente non “pedante”, rappresenta comunque per chi visita il Parco o è ospite del vicino Rifugio del Parco “Antonio Devoto” una piacevole opportunità per una tranquilla passeggiata nel verde. |